Ramin Khanbaji ha prodotto uno strumento per eccellenza negli studi sui manoscritti arabi islamici: una bibliografia delle pubblicazioni relative all’argomento.77 Un’introduzione generica specifica che sono raccolte e segnalate le pubblicazioni apparse in Occidente o in lingue europee (Latin script, includendo alcuni titoli in cirillico) fino al 2010, ordinate alfabeticamente in accordo con il nome dell’autore. I tre indici finali, che ne includono uno tematico, aiutano il lettore a orientarsi anche in base alla materia specifica trattata. I riferimenti bibliografici elencati, per un totale di 5532, spaziano da cataloghi ad articoli di riviste a carattere codicologico o paleografico. In tempi di immediata reperibilità grazie ai sussidi elettronici non si è persa l’utilità di corpose liste bibliografiche come questa: permettono di verificare tra pagine e righe dati relativi ad autori e temi che possono sfuggire alla semplice scelta per lemmi. Particolarmente utile è la scelta di aggiungere dopo il riferimento bibliografico qualche parola o riga per spiegare i contenuti se non immediatamente chiari dal titolo. Qualche riferimento manca, soprattutto nell’ambito dei cataloghi, ma è inevitabile.
Roberto Tottoli
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